Nel 1863 Il
veneto era devastato da un’epidemia di colera. Sia nella
Valle che nei paesi dell’Altopiano, ogni
giorno morivano decine e decine di persone; il colera non
risparmiava nessuno, neppure gli uomini più
giovani e robusti.
In questa situazione, la comunità di
Foza in preda al panico, si rivolse alla Madonna per
invocare la salvezza, e miracolosamente fu risparmiata
dall’eccidio che si stava compiendo in tutta
la regione.
In segno di riconoscenza, promise allora di
festeggiare la Santa Vergine,recandone ogni 5 anni
l’antica immagine dalla Chiesa Parrocchiale fino
all’oratorio di San Francesco.La prima solenne
processione votiva ebbe luogo il 10 Settembre 1837; da allora
ogni 5 anni gli abitanti di Foza, non mancano di
onorare il loro voto in quello che oggi è sicuramente
diventato un evento di rilevanza in tutto l’Altopiano,
al quale fanno da cornice numerose manifestazioni culturali e
folkloristiche.
Si tratta di un avvenimento
comunitario a cui tutti,senza distinzione,partecipano con
grande entusiasmo e disponibilità, anche materiale
ed economica.
Questa festa, a partire dal primo dopoguerra, ha
avuto inoltre il grande merito di far tornare in
massa i cari emigranti, diventando quindi per molti di loro l’appuntamento
più importante e significativo con la
propria terra di origine
, al punto di essere oggi considerata non
più solo come festa dell’Assunta, ma
anche degli emigranti e del loro ritorno
.